(Uno sfogo...)
Sono
cresciuto in un mondo che è gradualmente mutato intorno a me. Lo ha fatto
sempre, perché la Storia è questa: un continuo mutare, cambiare, evolvere.
Eppure, ora, osservo ciò che mi circonda e grazie a internet posso guardare
anche molto lontano, in angoli del globo che non potrei raggiungere
fisicamente.
Da
molto tempo quello che vedo non mi piace più. E’ vero, la natura dell’uomo è
fondamentalmente rimasta la stessa, ma adesso sembra che abbiamo alzato
l’asticella per nuovi tipi di sopruso, di violenza, di dominio, di abuso. Non
riesco a capirlo. Da tempo abbiamo in mano le chiavi per rendere la vita di
tutti molto migliore, per cambiare le regole e far diventare la nostra casa, il
nostro pianeta, un posto bello, sicuro, senza oscurità.
La
mia natura cinica non mi è stata donata dalla genetica, ma dall’esistenza
all’interno di una società umana che invece di migliorare, imparando dalle
lezioni del passato, ha sistematicamente esasperato i suoi aspetti peggiori.
Sono diventato cinico grazie all’esperienza che la vita mi ha regalato, e il
grosso del problema, per me, è che io non voglio questo cinismo. O meglio, non
lo vorrei.
Vorrei
poter guardare i bambini che giocano e pensare che il loro domani sarà una
continua meraviglia, un continuo esplorare, imparare, crescere senza smettere
di giocare e sorridere; invece, mi rendo conto che la maggior parte di loro
avrà dall’esistenza regali molto meno romantici e luminosi.
Costringiamo
i nostri figli a crescere in una Terra dominata dall’odio, dalla sete di potere
e denaro, dall’idea di dominio dell’uomo sull’uomo, dal concetto di
superiorità, dalla discriminazione; insegniamo loro che esistono diversità
cattive, nocive, da estirpare ed eliminare e quando non lo facciamo noi, come
genitori, ci pensa il mondo intorno a loro a inculcargli i peggiori e bassi
istinti che hanno sempre fatto la differenza nella Storia.
Il
mondo in cui cresceranno non sarà migliore di questo perché la tecnologia ci
avrà portati su Marte o su un pianeta lontano, o perché la medicina avrà
estirpato il cancro, o perché potremo coltivare mais e granoturco anche sule
rocce o sulla sabbia. Il mondo in cui cresceranno sarà peggiore. Come oggi è
peggio di ieri.
Lo
facciamo noi, così. Noi creiamo il futuro. Il nostro e anche il loro.
Invece
di far capire ai bambini che è l’individuo che può sbagliare, ancora oggi ne
facciamo una questione di razza, di bandiera, di colore della pelle, di
cultura, di ricchezza e di povertà. Insegniamo loro a dividere. Da subito.
Eppure,
basterebbe così poco per iniziare a reinventare un futuro che sembra già
scritto. Cominciare a porgere una mano, iniziare ad essere meno cattivi e
crudeli a prescindere. Meno egoisti.
Lo
so, la natura dell’uomo è questa, ma l’evoluzione ci ha fatto scendere dagli
alberi e ci ha fatto camminare, pensare, creare. Perché non possiamo iniziare
noi, di nostra volontà, un nuovo passo evolutivo? Smettere di essere i crudeli
e violenti bipedi che siamo e capire che è l’unità che ci aprirà l’ingresso per
un futuro davvero migliore, sotto ogni aspetto.
Non
vi soffermate mai a pensare a che tipo di esempio siamo per i nostri figli
quando le nostre parole sono piene di odio, di cattiveria, di prepotenza, di
arroganza, di violenza, ma anche di potere, di superiorità, di opportunismo, di
egoismo?
E’
questo il mondo in cui siamo cresciuti e in cui cresceranno anche loro. Continuare
a puntare il dito sugli altri, sulle colpe e le responsabilità degli altri, non
ci farà sentire meglio in eterno, perché presto o tardi dovremo riconoscere le
nostre, di colpe. Le nostre responsabilità.
Quanto
ancora dovrà alzarsi l’asticella perché arriviamo a capirlo?
Quando
guardate i bambini pensate al mondo che vivono dentro di loro e a quello che
gli stiamo facendo. Loro sono puri, semplici e avrebbero il diritto di crescere
in un ambiente che dona loro il meglio di quello che siamo.
Abbiamo
dimostrato in tante occasioni di poter essere migliori di aggressivi mostri
affamati e crudeli; abbiamo esempi, nella storia, che ci danno la possibilità
di capire come cominciare a cambiare. Esempi di come siamo capaci di costruire,
invece di distruggere. Di donare, invece di estorcere.
Abbiamo,
dentro di noi, la possibilità di creare un futuro diverso per loro, ma anche
per noi, invece del macello che abbiamo portato fin qui.
A
volte mi capita di svegliarmi all’alba e di andare subito alla finestra, nella
speranza che qualcosa, durante la notte, abbia spazzato via la parte peggiore
di noi. Purtroppo, non esiste questa magia, ma solo l’oscuro incantesimo che
osservo ogni giorno.
Ottima riflessione Rol..questo è quello che percepisco pure io..
RispondiEliminaSo bene quanto siamo in sintonia su questo argomento..
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